Il Metodo a cui mi attengo è una forma di deliberato sensazionalismo: cerco di contemperare l’intelletto col sentimento stimolando nel lettore la più ampia gamma di risposte emotive».
Questo libro contiene un invito - e un tracciato, più che mai ampio, eclettico, arbitrario - a ripensare la rappresentazione artistica e letteraria della sessualità nella cultura occidentale. Attingendo a un repertorio critico estremamente vario, che risponde all’intento di «fondere Frazer con Freud», Camille Paglia identifica alcuni modelli dominanti della nostra cultura, dall’antico Egitto fino a oggi.
Il paganesimo, il voyeurismo, l’aggressività, ma anche l’androginia, il sadismo, l’omosessualità - temi da sempre trascurati dalla critica - acquistano nobiltà culturale e diventano paradigmi interpretativi. Si distinguono così nell’ambito del pensiero occidentale alcune possibili caratterizzazioni dei concetto dominante di personalità: tipi o personae ricorrenti, quali la donna vampiro (Medusa, Lauren Bacall), la pitonessa (l’oracolo di Delfi, Gracie Allen), il bel ragazzo (l’Antinoo di Adriano, Dorian Gray), l’epiceno di bellezza (Lord Byron, Elvis Presley), l’eroina maschile (Baudelaire, Woody Allen).
«Un libro notevole, eccessivo e irresistibile, fanatico e brillante. Per quanto spesso ci faccia infuriare, Camille Paglia merita rispetto per l’ampiezza della sua erudizione, della sua energia, della sua intelligenza».
«Washington Post Book World»