La concezione gerarchica delle città, basata sulla supremazia del centro rispetto alla periferia, è manifestamente insufficiente a descrivere la complessità dei rapporti spaziali che attraversano i territori urbani. Ma l'attenzione che si dedica alle periferie urbane rischia sempre di essere presbite, cioè incapace di vederne le particolarità, oppure miope, cioè incapace di cogliere i legami tra le grandi trasformazioni globali di cui sono oggetto le città e l'emergere di un rinnovato senso di appartenenza ai luoghi. In questo libro, a partire da una ricerca sul campo nella periferia torinese, si sviluppa invece l'idea di un approccio alla riqualificazione urbana capace di costruire comunità consapevoli, attente al proprio territorio ma aperte al mondo, coscienti della propria storia e identità ma proiettate verso il futuro. Un approccio relazionale, e non interventista, la cui efficacia si misura in base all'aumento delle capacità di autogoverno di una comunità, all'aumento dei suoi spazi e strumenti di autodeterminazione.
Prefazione di Egidio Dansero, docente di Geografia politica ed economica all'Università degli Studi di Torino.