[pp. 72-88 di "UN SINGOLARE GATTO SELVATICO- Jean-Jacques Abrahams, l'uomo col magnetofono", a c. di Giacomo Conserva, Pietro Barbetta e Enrico Valtellina, ombre corte 2017]
“Con ogni probabilità la maggior parte di voi non ne ha mai sentito parlare. E nel caso, si ricorda il nome forse solo perché trovato in un commento a margine o in una nota. Inoltre, le informazioni che si possono trovare al suo riguardo, normalmente si limitano ad un singolo evento. Si tratta di una registrazione di Abrahams risalente al dicembre 1967, da allora viene sempre individuato come L’uomo col magnetofono. Ma in effetti, che cosa ha registrato Abrahams? Come ha raggiunto quella fama fulminea? E cosa ha fatto in seguito?
La parte principale della registrazione audio è oggi facilmente reperibile su YouTube. Si tratta di una accesa discussione di Abrahams con il suo psichiatra, e dura circa venticinque minuti. All’inizio della registrazione Abrahams chiede al suo psichiatra, il dottor Jean-Louis Van Nypelseer, di dar conto della sua metodologia psicoanalitica.
Abrahams afferma che non vuole solo assecondare un suo interesse
personale, ma che una risposta può essere importante per molte persone.
Abrahams intende mettere in mostra l’atteggiamento autoritario e disumano dello psicoanalista in fronte al suo paziente. Il registratore è, secondo Abrahams, lo strumento di scelta per esporre questo disequilibrio di potere… “ (testo di Naninga Lens, inizio)
POI MOLTO ALTRO ACCADDE; E, IN PARTE, VENNE SCRITTO, TRASCRITTO, RICORDATO-