I frammenti dei libri XXI-XXX di Cassio Dione sono trasmessi per lo più dagli Excerpta Constantiniana, l'antologia della storiografi a antica in lingua greca realizzata nel X secolo per volontà dell'imperatore bizantino Costantino VII. Essi comprendono il periodo tra la terza guerra punica e la guerra sociale (149-89 a.C.) e forniscono numerose notizie altrimenti ignote, per la perdita delle fonti parallele (in particolare di Livio), o varianti signifi cative, perché Dione fa ampio ricorso a fonti pre-liviane. Ne emerge un quadro coerente, in cui la progressiva corruzione delle istituzioni tradizionali accompagna e determina il prevalere della taraché sul kósmos. Questo «rovesciamento dell'ordine» non si manifesta solo nell'ambito politico, ma anche in quello giudiziario, militare e religioso: esso segna la crisi della repubblica e l'inizio della sua disgregazione. Già all'opera col tribunato di Tiberio Gracco, è in seguito alimentato dai capifazione «sovversivi», tra cui emerge soprattutto Gaio Mario. Il vincitore della guerra giugurtina e della guerra cimbrica è qui rappresentato con un'ostilità e una vivacità espressiva che non hanno eguali nel resto della tradizione antica e che sembrano rifl ettere polemiche contemporanee.