di L.Vasapollo con R.Martufi e J.Arriola, ED.JACABOOK , in libreria dal 23 settembre 2011
Questo è un pamphlet sulla crisi attuale dell’economia capitalista: la sua origine nel 1971, a partire dagli USA, la recente storia dell’Economia Europea ed Italiana, la situazione dei PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna) e la possibilità per i PIIGS e per il nostro paese di trasformare la crisi in opportunità.
Si tratta di una critica radicale a come è stata condotta l’Unione Economica e Monetaria (UEM) e di un monito alle conseguenze infinite negative di chi volesse seguitare ad ammansire la crisi con un Keynesismo di guerra. Una proposta, infine, per quanto riguarda il nostro Paese, di come si possa evitare la dialettica tra un’economia dei famigli di stampo berlusconiano e un’economia dei menagers del grande capitale di stampo Prodiano e Bersaniano.
Una reale opportunità che espande le sue possibilità per il fatto di trovarsi assieme con altri paesi, in analoga situazione socio-economica-culturale:PIIGS.
PIIGS sono le iniziali di Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, e Spagna, in inglese PIIGS si pronuncia PIGS e significa Maiali.
Questo è l’epiteto che i grandi finanzieri europei davano nelle riunioni strategiche dell’Unione Economica e Monetaria ai paesi del sud Europa e all’Irlanda (da sempre, colonia britannica sfruttata).
L’analisi del presente pamphlet riprende i fondamentali dell’economia e le sue proposte allargano il respiro economico all’antropologico, mostrando che è possibile trovare nella crisi l’opportunità di un diverso modo di concepire la stessa ricchezza di un paese e di un gruppo di paesi.
C’è una corsa alla ricchezza che crea miseria e c’è una ricchezza in forme di vita che non perseguono obiettivi di sviluppo impossibile.
Nel leggere le proposte finali: distaccarsi dall’area Euro, distaccarsi da eccessivi legami con l’azienda mondo e istituzioni che difendono la mondializzazione di un liberismo sfrenato ed apprensivo, ridurre la massa di merce importata, ritrovare nelle proprie risorse una messa in valore del lavoro interno, nazionalizzazione delle banche, di fonti energetiche e di servizi, apertura di uno scambio paritetico tra i PIIGS, un ALIAS che imiti l’ALBA del centro-sud America; occorrerà fare lo sforzo di non credere di sapere come finisce la pellicola. Se avessero fatto così, paesi come Kerala, Bolivia ed Ecuador, oggi non sarebbero lì a dirci esperienze economico-sociali utili per l’umanità.
Luciano Vasapollo, insegna Economia applicata all’università La Sapienza a Roma. E’ direttore scientifico di C.E.S.T.E.S.- PROTEO.
Rita Martufi, ricercatore socio-economico, è direttore formazione e ricerca di C.E.S.T.E.S.-PROTEO.
Joaquin Arriola, insegna Economia Politica all’Università Pais Vasco a Bilbao. E’ membro del comitato scientifico di C.E.S.T.E.S.-PROTEO.