Questo libro studia la comunicazione di Silvio Berlusconi. È il tentativo di capire, in chiave prevalentemente psicologica, il fenomeno del berlusconismo che appare solido e duraturo e destinato a incidere profondamente nella vita politica e sociale del nostro paese. Un'analisi il più possibile scientifica e oggettiva dei meccanismi attraverso i quali un imprenditore è diventato in appena un decennio il leader indiscusso della scena politica italiana.
Dalla seconda di copertina:
Qual è il segreto del successo di Silvio Berlusconi come uomo politico? Perché Forza Italia è diventata in pochi anni il primo partito italiano? Quali sono i punti di forza di una formula politico-imprenditoriale che sembra inarrestabile? E' possibile un'alternativa al berlusconismo? Il volume cerca di dare una risposta a tutte queste domande analizzando l'uomo e il leader con gli strumenti della psicologia, della semiologia e della ricerca di mercato. L'analisi, incentrata sul "prodotto Berlusconi", è basata soprattutto sull'ormai celebre fascicolo elettorale Una storia italiana, oltre che sulle dichiarazioni pubbliche del presidente del Consiglio.
Mi consenta analizza con oggettività e rigore tutti gli strumenti comunicativi di Berlusconi, dal linguaggio verbale a quello non verbale, dalle simbologie ai messaggi, alle metafore contenute nelle sue parole, ai suoi comportamenti. Meccanismi sottovalutati e trattati con sufficienza da un'opposizione che non sembra in grado di dominare in maniera altrettanto efficace i mezzi di comunicazione di massa. Che in una società come quella in cui viviamo sono tra le chiavi determinanti del potere.
Dall'interno:
"Se ci pensate, questa è la strada comunicazionale anticipata dal Cristo. Nato in una grotta/capanna, deposto su una mangiatoia. Profondamente legato alla sua Famiglia. Umili origini, grande destino. Un compito immenso: salvare l’umanità dal Male. Cristo è in noi e noi siamo in Cristo. Con la fede possiamo ottenere la salvezza. L'affabulazione del Cavaliere è proprio su questa falsariga. ... Berlusconi è «uno come noi» e noi siamo, in potenza, «uno come Berlusconi». Con la fiducia in lui possiamo ottenere la salvezza. Se non è culto della personalità questo..."