Ha fatto sembrare i politici tradizionali dei matusalemme. Ha schiacciato e spedito nel reparto delle anticaglie i tentativi di nuovo centrodestra destinati a diventare flop. Ha annichilito gli avversari parlando in modo chiaro e concreto. Tutto nel volgere di pochi mesi, con un succedersi di blitz, di guerre lampo senza paragoni in Italia. "Sono in estasi davanti alla sua energia" ha detto di lui Marine Le Pen. "È un uomo estremamente coraggioso e può andare al governo." L'avanzata fulminea di Matteo Salvini ha sorpreso tutti, eppure la sua storia con la Lega è cominciata quando era ancora un ragazzino, nella Milano degli anni Ottanta. È una storia profondamente intrecciata alla scoperta di una politica fatta tra la gente e per la gente, a partire dai chilometri in bicicletta per attaccare i manifesti elettorali, passando per i microfoni di Radio Padania e il Parlamento europeo, fino alla nomina a segretario federale della Lega, che lo ha fatto diventare uno dei personaggi chiave della scena politica italiana. Con il suo stile diretto, provocatorio e spesso irriverente, Matteo Salvini si racconta per la prima volta in un libro, parlando di sé e della sua vita, aprendo squarci inediti sulla storia della Lega negli ultimi trent'anni, ma soprattutto dicendo chiaro e tondo qual è il suo progetto politico per il futuro dell'Italia.