Chi è davvero Vladimir Putin? Un coraggioso protagonista del nostro tempo, capace di condizionare la politica internazionale, oppure l'ex colonnello del KGB non troppo avvezzo alla democrazia? Insomma, un «nuovo zar»?
Per rispondere a questi e altri interrogativi, Gennaro Sangiuliano dedica al presidente della Federazione Russa, «l'uomo più potente del mondo» secondo la rivista «Forbes», una biografia densa e suggestiva, nella quale si ripercorrono le tappe più significative di una straordinaria avventura umana e politica.
Personaggio enigmatico e complesso, Vladimir Vladimirovic Putin nasce a Leningrado (oggi San Pietroburgo) nel 1952, quando in URSS è ancora al potere Stalin. La sua è una famiglia di condizioni relativamente modeste: il padre è operaio specializzato, la madre presta servizio nella sede di un comando navale. Abitano in una kommunalka, una casa collettiva condivisa da più nuclei familiari. Biondiccio, piccolo di statura, gracile ma dotato di grande determinazione, «Volodja» cresce in piena Guerra fredda, lavorando per un lungo periodo nel KGB, il potente servizio segreto russo. Dopo la laurea in diritto internazionale, il matrimonio con la moglie Ljudmila nel 1983 e gli anni trascorsi a Dresda, nella DDR, la sua ascesa è rapida quanto sorprendente: già vicesindaco di Leningrado, dopo il crollo del Muro e la diss oluzione dell'Unione Sovietica diventa direttore dell'FSB, l'ex KGB, poi primo ministro della Federazione Russa, quindi presidente dopo le elezioni del 2000, succedendo a Boris Eltsin. L'interpretazione della stagione politica condotta da Putin ai vertici del potere continua a scontare stereotipi e pregiudizi. Radicato nell'anima profonda della Russia e nelle sue peculiarità sociopolitiche, in realtà il successo di Putin deriva dalla sua capacità, di fronte a sfide impegnative e drammatiche (la guerra in Cecenia, un sistema economico da riconvertire al capitalismo, la diffusa crisi sociale e morale), di riplasmare un'identità nella quale tanti cittadini russi si riconoscono volentieri: un bagaglio di memorie, storie e ideali a cui è stato dato il nome di «rinascimento nazionale e tradizionale».
La ricostruzione di Sangiuliano – che giunge a ridosso degli ultimi avvenimenti di politica internazionale, dalla discussa annessione della Crimea all'offensiva dell'aviazione russa sui cieli siriani nella battaglia di civiltà contro l'oscurantismo fondamentalista dell'Isis – si arricchisce pagina dopo pagina di ipotesi interpretative fondate su una solida ricognizione delle fonti e ci aiuta a capire qualcosa di più del nostro presente.