Nell’opera del trovatore Raimbaut de Vaqueiras (attivo tra il 1188 e il 1205), al contempo straordinariamente ‘personale’ e ‘aperta’ verso il reale rispetto a quella dei poeti suoi contemporanei, la rappresentazione dell’identità e dell’alterità costituisce un aspetto cruciale e per certi versi fondante.
Mettendo a frutto tale chiave di lettura, questo libro intende proporre un tentativo globale di avvicinamento all’identità dell’autore, valorizzando le alterità con cui essa si confronta. La poesia che le costruisce e le tramanda, dal momento della sua composizione a quello della sua diffusione e raccolta nelle sillogi manoscritte, è esaminata nei diversi capitoli mediante una molteplicità di punti di osservazione e approcci che contribuiscono a porne in luce la sostanziale coerenza.