Parole alla chiesa
La tradizione paolina delle Lettere Pastorali
Description:... Per chi ha interesse alla storia letteraria dei tre testi qui commentati (1 e 2 a Timoteo, a Tito), la novità maggiore di questa lettura consiste nell’accettazione e riproposizione della ipotesi già nota che il “corpus pastorale” sia stato composto da fedeli discepoli teologi di Paolo, in occasione di un’edizione del “corpus paulinum” già costituito dalle lettere autentiche (Rm, 1-2Cor, Gal, Fil, Flm, 1Tes) e da quelle pseudonime o “deuteropaoline” (2Tes, Ef, Col), come sintesi della sua teologia e sua attuazione in una diversa condizione storica della chiesa. Per un teologo, la sua novità è in una più rigorosa definizione del rapporto tra “traditio apostolica” e “successio apostolica”, dove appare evidente che solo la fedeltà alla dottrina tramandata da quella è garanzia di validità della seconda, e non viceversa, perché questa dipende da mutevole contingenza storica. Per tutti coloro che accedono al “servizio ecclesiastico”, le tre lettere sono un reale “vademecum” o “Direttorio”, scritto proprio per loro, affinché i pastori sappiano come comportarsi per dirigere e amministrare “la casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, sostegno e supporto della verità” (1Tm 3,14-15).
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