L’altra Istanbul. The other face of Istanbul
Un omaggio ad Ara Güler e impressioni sulla città di Ercan Arslan, Coskun Asar, Kutup Dalgakiran e Erdal Yazici . A tribute to Ara Güler and impressions about the city by Ercan Arslan, Coskun Asar, Kutup Dalgakiran and Erdal Yazici
Description:... Il 16 novembre 2007, nel suggestivo scenario del Museo dell’Ara Pacis, apre al pubblico la mostra fotografica “L’altra Istanbul”, che intende promuovere, attraverso la fotografia, l’immagine attuale e contemporanea della città turca, pur mantenendo intatta la forza della sua tradizione, e sottolineare il suo importante ruolo nella cultura mediterranea. Per la prima volta in Italia saranno esposte 30 fotografie di Ara Güler, il più grande fotografo turco vivente, che blocca nelle sue immagini in bianco e nero una Istanbul sofferente, da “cronista”, come lui stesso ama definirsi. Nato nel 1928, inizia infatti la sua carriera come giornalista nel 1950 e solo sei anni più tardi incontra due straordinari fotografi della Magnum come Marc Riboud e Henri Cartier-Bresson. A seguito di questo incontro, comincia a lavorare come fotografo per le più importanti riviste internazionali come Paris Match e Life, puntando l’obiettivo della sua Leica in particolar modo sui volti della gente. Spingendo la fotografia ad essere una scansione che cattura un momento da consegnare alle future generazioni, Ara Güler dichiara il suo amore per la Turchia: “Poiché non hanno mai conosciuto la città del passato e non possono immaginarla, le nuove generazioni pensano che questa di oggi sia Istanbul e che sia sempre stata così. Quando guardano una vecchia fotografia rimangono attoniti”. Le immagini di Ara Güler sono affiancate in questo percorso dagli scatti di quattro fotografi più giovani che rappresentano, con 10 fotografie ciascuno a colori e in bianco e nero, l’altra Istanbul, una città che pur conservando le sue forti tradizioni guarda alla contemporaneità. Erdal Yazici descrive i mestieri e la tradizione che non devono essere dimenticati; Coskun Asar racconta il malessere di una gioventù che ancora non ha trovato una sua giusta collocazione; Kutup Dalgakiran si concentra sulle minoranze etniche che esprimono, nei loro vivaci costumi, stralci gioiosi di vita quotidiana e infine Ercan Arslan completa il tracciato fotografico di questo straordinario Paese mostrando la luce e i colori di una città che pulsa e che corre verso il futuro. Contemporaneamente alla mostra fotografica, il progetto prevede un’articolata rassegna dedicata al cinema turco (8-18 novembre) e curata dal MedFilm Festival nell’ambito della XIII edizione della manifestazione.
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