Vestire il ventennio
moda e cultura artistica in Italia tra le due guerre
Description:... La scelta di un oggetto di studio "leggero" come la moda può apparire semplicistica di fronte all'enorme numero di variabili - economiche, politiche e sociali - coinvolte nell'ascesa e nel consolidamento del potere mussoliniano; tuttavia, scrive Renato Barilli, autore della prefazione, "quei mutamenti apparentemente solo di pelle si mostrano poi legati con fili sottili ma tenaci ai grandi mutamenti strutturali della cultura, che oggi si dice 'materiale', e che poi altro non è che la tecnologia". La moda, portavoce di istanze ideologiche così come le altre forme di arte e cultura, diventa quindi una cartina di tornasole ideale per filtrare le evoluzioni del regime e del paese tra il 1922 e il 1940. Vent'anni che le autrici separano in due decenni, articolando analisi distinte per la gioventù e la maturità del fascismo. Silvia Grandi, nella prima parte, prende in considerazioni gli anni tra il '20 e il '30, constatando una certa libertà per la moda, settore frivolo trascurato da un movimento politico ancora preso dall'occupazione dei gangli del potere. Alessandra Vaccari, concentrata invece sul decennio successivo, dimostra che gli anni del consenso allargano l'atteggiamento dittatoriale anche al modo di vestire, obbligando anche gli abiti a diventare simboli dell'ideologia coloniale e della tradizione romana.
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