La libertà ritrovata
Description:... Nella tradizione biblica, l’ulivo portato a Noè sull’Arca dalla colomba è il segno che, finalmente, è cessato il diluvio. Un segno di speranza, dunque. Raffigurato nella sua sinuosa maestosità sulla copertina di questo libro diventa ancora di più simulacro di Vita e di fiducia, a imperitura memoria di come sia necessario tutelare questi monumentali arbusti secolari e salvaguardare il territorio che li ospita dalle aggressioni antropiche, di una criminalità sempre più agguerrita pronta a violentarlo e sfregiarlo pur di realizzare loschi profitti.
E proprio all’ombra di uno di questi monumenti vegetali, contorti e rinvigoriti dallo scorrere ineluttabile del tempo, la prolifica fantasia dell’autore ha partorito questo nuovo libro noir che ci viene affidato per custodirlo, leggerlo e rileggerlo.
Abile con la sua penna a scandagliare l’animo umano, anche in questo nuovo racconto prende spunto dalla triste cronaca quotidiana ma ci dona semi di speranza, per invogliarci a stringerci e scacciare il malaffare, il sopruso, la violenza e la paura, forse per condividere l’ombra della tristezza e il desiderio di attimi d’allegria nella ricerca di un canto corale liberatorio che rallegri il cuore e accenda fiochi bagliori per un futuro migliore.
Il romanzo è ambientato nella meravigliosa Puglia tanto cara ad Antonio, un piccolo scrigno di sentimento del tempo nell’evoluzione interiore dell’autore che utilizza i suoi personaggi per interpretare il presente e progettare meglio il futuro.
È un autentico spaccato di cronaca quotidiana con un intreccio di sentimenti, emozioni, immagini e personaggi. Compiendo un’operazione ardita di messa a dimora di preziosi insegnamenti di Vita, longevi proprio come…i secolari ulivi della sua amata Puglia, l’autore attiva connessioni tra eventi e periodi storici, recuperando il profumo stremato della memoria.
Vita e amore, amore e vita, potrebbe essere l’equazione che innerva le pagine del volume. La scrittura che l’Autore propone richiede un «ascolto speciale» al pari di colui che preferisce il silenzio all’eloquio urlato.
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